Storia scottante di Spaghetto e Pennetta
Giornata grigia oggi... mentre ero svagato ai fornelli, inseguivo i miei pensieri ancora catturato dal fascino rimastomi nella testa del Party vissuto l’altra sera a casa di Angela, una mia amica.
Però non fraintendetemi. Anche se la mia amica è molto carina non è stata la sua bellezza sensuale a catturarmi, bensì gli oggetti in bella mostra - messi apposta per essere ammirati - e la dimostrazione del sistema di cottura aemmeci (una multinazionale tedesca, così mi hanno riferito), cui ero stato invitato a partecipare.
A dire il vero avevo capito si trattasse di un invito a cena, invece... - mi hanno poi spiegato - che si sarebbe trattato solo di assaggi dimostrativi. Vabbeh!....Pazienza! Avevo accettato perché mi piaceva l'idea di trascorrere una serata conviviale con amici che conosco da tempo.
Quindi voi penserete, cosa c'entra una dimostrazione di tipo commerciale con gli argomenti di sana alimentazione trattati in questo blog. Beh!, seguitemi nel racconto e capirete che forse c'entra ...
Dicevo, che ero attratto dagli oggetti esposti. La forma dei manici delle pentole emanava riflessi magnetici. Le mie dita vi scorrevano sopra danzando prensili sul loro profilo. Inoltre, sentivo con sempre maggiore interesse la loro fisicità. Non so se vi è mai capitato.
La luce brillante e i riflessi dei coperchi m’ipnotizzavano e poi ancora il design elegante, morbido e rotondo m’incantava come fossi immerso in un mondo magico.
Nella mia testa, forse soggiogato anche dalla personalità e abilità ipnotica del Consulente aemmeci, si stava materializzando un desiderio, un bisogno, una voglia incontrollabile di possedere subito quegli oggetti, che il consulente con insistenza chiamava non pentole, bensì unità di cottura da 20 o 24, alta o bassa da 4 litri o ancora da 2,3 litri.
Linguaggio questo che non mi apparteneva: avevo le idee confuse, perché sino ad allora non mi ero mai preoccupato delle misure, dell’altezza, del fondo capsulare, del controllo del processo di cottura, del mantenimento dei nutrienti del cibo, del non superamento della temperatura di 90 gradi e addirittura dei manici in acciaio che non scottano o altre diavolerie e proprietà di questi oggetti per cucinare.
Si, è vero! Però, in ogni caso, son pur sempre tegami o pentole o padelle, anche se supertecnologiche.
“Attenzione.. attenzione….” mi diceva un’ospite un po’ rompiballe.
Non so se vi sono mai capitate questo tipo di persone: veri e propri bastian contrari per partito preso.
“Pensaci bene, perché costano un occhio della testa… anzi facciamo tutti e due… e poi ne vale davvero la pena? Mi sembrano un po' troppo complicate da usare”.
Insomma senza farla lunga, mi stavo preparando qualcosa da mangiare con prodotti naturalmente integrali e biologici, quando nella pentola piena d’acqua sul fuoco, mi accade di vedere uno spettacolo formidabile e inimmaginabile.
L’acqua aveva un leggero bollore e però vedevo strani movimenti emergere e riaffondare, neanche l’acqua si fosse improvvisamente animata.
Uno spaghetto al farro si allungava e stiracchiava…. guardava e poi si rituffava e sbuffava neanche fosse una locomotiva a vapore.
Poi ci fu un gorgoglio frenetico e da un ciuffo di schiuma comparvero lo spaghetto all’inseguimento di una pennetta rigata deliziosa, che sembrava nuotare a velocità supersonica.
Non ci crederete, ma stavano giocando a quel gioco noto agli umani come corteggiamento o inseguimento d’amore.
Lo spaghetto, simile a un serpente, faceva evoluzioni che lo portavano come un anfibio a svolazzare a pelo d’acqua, uscendo e rientrando alla continua ricerca della sua pennetta su cui avvolgersi in un appassionante danza di conquista amorosa.
Erano allegri, scoppiettanti, quasi collosi e appiccicati l’uno all’altra, che sembrava non volessero mai più smettere di lasciarsi.
Fu così che, osservandoli attentamente, capii che erano cotti, ma proprio cotti al punto giusto (come si suol dire "al dente").
Fu così che spensi la fiamma …scolai l’acqua e, infine, li vidi insieme scivolare abbracciati caldi e fumanti nel rosso passionale della salsa al pomodoro.
Il giorno dopo, la curiosità mi era rimasta riguardo le pentole aemmeci. Così feci delle ricerche appropriate. Infatti, scoprii delle cose dal punto di vista nutrizionale interessanti e che mia nonna in modo tradizionale, quando ero ragazzino, mi aveva a suo modo insegnato. Di questo però parlerò in un prossimo post che ho già in testa.
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