A spasso con la mia fotocamera, verso il Crinale
Neppure qualche settimana fa, e mi sembra trascorso un secolo, me ne sono andato in libertà a percorrere il sentiero del crinale, partendo dal passo della Calla, al confine con Arezzo, terra di Toscana.
Già soltanto il viaggio in auto, lungo la statale del Bidente è stato un sorriso baciato dal sole e da quella sensazione di libertà che solo l'estate riesce a darti..
Sole caldo e battente che non ti lascia fuggire e ti spreme sino all'ultimo goccio d'acqua del tuo corpo, asfalto bollente, da illusione ottica e ruote sfrigolanti e incollate al catrame della strada.
Mi fermo alle fontane del Consorzio Acque, zampillanti, allegre e trasparenti che sembrano alzarsi sino a voler baciare l'azzurro intenso del cielo.
Credetemi non sto esagerando, ma ho fatto il pieno, sino a saziarmi, di questo ambiente e queste luci che mi soccorreranno spesso quando l'inverno ci regalerà le sue giornate cortissime e buie.
Così i getti d'acqua, i colori e la luce bianca, solare, mi hanno invitato ad usare la mia Nikon.
Ho girato intorno agli schizzi alti per cercare la scena e l'angolazione che più mi ispirassero.
Un vecchio accoccolato sulla panchina e sotto il fresco frondoso degli alberi, mi guardava stralunato come fossi un alieno.
Così mi concentrai su uno schizzo che più alto degli altri ricadeva sulla superfice dell'acqua in un felice ricongiungimento rumoroso....e giocavo coi tempi di otturazione per cogliere sospese in aria le gocce lenticolari degli spruzzi, su uno sfondo azzurro che carezzava le linee morbide delle colline.
Probabilmente vi starete chiedendo cosa c'entra tutto questo con il cibo, l'alimentazione e la salute fisica.
Eh si!...salubrità, abbraccio con questo mondo che mi circondava e mi allargava il cuore. Respiro e cibo per il mio corpo, la mia mente e la mia anima (non so se ne ho una: ma certamente mi mandava segnali piacevoli di benessere).
La mia compagna fotografica, intanto mi soccorreva, amica e testimone, a fermare queste emozioni per ricordarmele e ripropormele con i suoi occhi.
Già soltanto il viaggio in auto, lungo la statale del Bidente è stato un sorriso baciato dal sole e da quella sensazione di libertà che solo l'estate riesce a darti..
Sole caldo e battente che non ti lascia fuggire e ti spreme sino all'ultimo goccio d'acqua del tuo corpo, asfalto bollente, da illusione ottica e ruote sfrigolanti e incollate al catrame della strada.
Mi fermo alle fontane del Consorzio Acque, zampillanti, allegre e trasparenti che sembrano alzarsi sino a voler baciare l'azzurro intenso del cielo.
Credetemi non sto esagerando, ma ho fatto il pieno, sino a saziarmi, di questo ambiente e queste luci che mi soccorreranno spesso quando l'inverno ci regalerà le sue giornate cortissime e buie.
Così i getti d'acqua, i colori e la luce bianca, solare, mi hanno invitato ad usare la mia Nikon.
Ho girato intorno agli schizzi alti per cercare la scena e l'angolazione che più mi ispirassero.
Un vecchio accoccolato sulla panchina e sotto il fresco frondoso degli alberi, mi guardava stralunato come fossi un alieno.
Così mi concentrai su uno schizzo che più alto degli altri ricadeva sulla superfice dell'acqua in un felice ricongiungimento rumoroso....e giocavo coi tempi di otturazione per cogliere sospese in aria le gocce lenticolari degli spruzzi, su uno sfondo azzurro che carezzava le linee morbide delle colline.
Probabilmente vi starete chiedendo cosa c'entra tutto questo con il cibo, l'alimentazione e la salute fisica.
Eh si!...salubrità, abbraccio con questo mondo che mi circondava e mi allargava il cuore. Respiro e cibo per il mio corpo, la mia mente e la mia anima (non so se ne ho una: ma certamente mi mandava segnali piacevoli di benessere).
La mia compagna fotografica, intanto mi soccorreva, amica e testimone, a fermare queste emozioni per ricordarmele e ripropormele con i suoi occhi.
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